La Conferenza Episcopale Italiana ha promosso nel 2018 l’apertura di un nuovo corridoio umanitario tra l’Etiopia e l’Italia che ha permesso l’arrivo, in questi mesi, di 500 profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, ma non solo, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso e bloccati nei campi profughi del Paese.

A siglare il “protocollo tecnico” tre soggetti: la Conferenza Episcopale Italiana (che agisce attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes), la Comunità di Sant’Egidio e il Governo Italiano.
Questo Protocollo non ha nulla a che vedere con gli accordi consueti di accoglienza che coinvolgono le Prefetture, i Centri di Accoglienza Straordinaria o gli Sprar, ma è un progetto che riguarda la dimensione cristiana dell’accoglienza: i fondi arrivano tutti dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalle Caritas locali. Nell’ambito del protocollo la Chiesa Italiana si impegna nella realizzazione del progetto di accoglienza facendosene interamente carico, senza quindi alcun onere per lo Stato italiano.

Il progetto consente l’ingresso legale e sicuro a donne, uomini e bambini che vivono da anni nei campi profughi etiopici  in condizioni di grande precarietà.  Con il coordinamento della Caritas Italiana e attraverso le Caritas diocesane, si cerca di fornire l’adeguato processo di integrazione ed inclusione sociale di queste persone.

A questo link è possibile leggere come funziona il progetto, a cui ha aderito anche Caritas Diocesana Veronese, in collaborazione con Il Samaritano.

Su questo video si possono vedere le terribili condizioni del campo profughi in Etiopia da cui provenivano. LINK VIDEO

Dal 27 febbraio 2018 è attivo anche il Progetto Corridoi Umanitari, con l’arrivo da un campo profughi in Etiopia di due famiglie eritree in  aereo, attraverso i Corridoi Umanitari promossi da Caritas Italiana. In successiva battuta sono arrivate anche altre persone attraverso i Corridoi. Molte sono le parrocchie che hanno aderito all’ospitalità di questi nuclei famigliari: da Cerro Veronese, a Mezzane, da Santi Angeli Custodi, a Valeggio sul Mincio, da Pescantina a Quinzano.