Uno sportello per i giovani, percorsi di accompagnamento educativo e psicologico, laboratori di gruppi, ricerca del lavoro, gestione del denaro e molto altro ancora! È partito anche quest’anno il Progetto “Fidati: neo maggiorenni verso l’autonomia” per ragazzi dai 16 ai 25 anni, fortemente voluto in questi ultimi anni da Caritas Diocesana attraverso la sua opera segno del Samaritano, e attivato nel 2019 dai Servizi sociali del Comune di Verona. L’iniziativa è stata realizzata dal Samaritano e dal Comune appunto, insieme all’Istituto Don Calabria-Casa San Benedetto, e alla cooperativa Energie Sociali, che fa da capofila del progetto e gestirà inoltre il punto di ascolto.

E così anche per l’anno 2021-2022 sarà presente a Verona uno sportello dedicato ai giovani, dai 16 ai 25 anni, che escono dalle comunità residenziali o dalla famiglia e che vogliono raggiungere l’indipendenza personale, lavorativa e abitativa. Il punto di ascolto è aperto mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 con accesso libero presso la Fabbrica del Quartiere in via Bruto Poggiani 2 (zona Fiera), mentre il giovedì dalle 14.00 alle 17.00 solo su appuntamento presso il Servizio di Promozione del Lavoro del Comune di Verona in via Ponte Aleardi 15. È attivo il numero telefonico con WhatsApp: 328 6252861.

Perché uno sportello dedicato ai giovani? È Damiano Conati, referente del progetto giovani neomaggiorenni del Samaritano, a darci una spiegazione: «Se le statistiche nazionali dicono che le nuove generazioni lasciano la casa dei genitori intorno ai 30 anni, i ragazzi che vivono in comunità, una volta maggiorenni, si trovano a dover fare i conti con il mondo degli adulti. Senza scordare quei ragazzi che vivono situazioni di difficoltà e si ritrovano da soli e ai margini della società. Ecco perché l’esigenza di una iniziativa ad hoc. Il punto di ascolto, infatti, si inserisce nel progetto Fidati, per offrire un accompagnamento ai giovani provenienti da percorsi di affidamento in comunità o in famiglia o a quelli che vivono fuori dalla famiglia, in autonomia».

Inoltre saranno organizzati dei percorsi di accompagnamento educativo personalizzato, ma anche laboratori di gruppo per la ricerca attiva del lavoro e della casa, la gestione del denaro, la cura di sé, l’educazione sportiva e alimentare. «E un a particolare attenzione – continua Conati – quest’anno verrà data alla parte documentale, perché spesso i ragazzi giovani hanno grosse lacune in questo ambito: documenti necessari per la vita, agevolazioni, richiesta residenza. Verrà poi attivato un servizio di supporto psicologico e il counseling per chi presenta particolari fragilità. Infine in questi anni, attraverso il progetto Fidati, anche gli operatori sociali sono stati formati per favorire l’efficacia degli interventi».

Il progetto è stato realizzato per l’anno 2021/2022 anche grazie al Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e diventa uno strumento importante per supportare i giovani nel loro percorso verso l’autonomia. «Grazie alla collaborazione tra Comune, Chiesa e terzo settore – conclude Conati – è stato creato un sistema di accoglienze abitative diversificato per i giovani, così come sono state messe in rete una serie di risorse per favorire la loro crescita e prevenire forme di marginalità, perché non venga mai a mancare in loro la speranza di un futuro migliore».