Attraverso una convenzione con la prefettura di Verona, Il Samaritano accoglie giovani richiedenti protezione internazionale. Per una scelta interna, i posti messi a disposizione sono al massimo 120

Da aprile 2019, visti i continui tagli del Governo per l’accoglienza dei richiedenti, Caritas Veronese ha investito risorse proprie e si è unita in una Associazione Temporanea d’Impresa con altre cooperative che condividono il suo stesso pensiero e la sua stessa missione: la Coop. I Piosi di Sommacampagna, la Filo Continuo di Pescantina, l’Associazione Villa Buri e la torinese Babel, che già gestisce degli alloggi nella provincia scaligera. In questo modo si è data continuità nell’accoglienza sul territorio con un determinato stile, non sono finiti per strada molti richiedenti protezione internazionale e non hanno perso il loro posto di lavoro moltissimi professionisti del settore.

Come opera Il Samaritano

La prima accoglienza viene realizzata presso la struttura Madonna di Guadalupe in Via Bacilieri a San Massimo (vedi foto dell’inaugurazione a novembre 2023), una struttura con 25 posti letto. VEDI LINK con le caratteristiche della prima accoglienza.

Fase successiva: le parrocchie

Dopo la prima fase di accoglienza, Caritas Diocesana Veronese, attraverso la Cooperativa Il Samaritano, ha accolto l’appello di Papa Francesco.

Il progetto di accoglienza che Il Samaritano propone alle parrocchie o alle comunità religiose prevede la “presa in carico”, sul piano economico e sul piano delle relazioni e del percorso di integrazione, di un piccolo gruppo di persone (dai 3 ai 5 uomini adulti) richiedenti protezione internazionale, provvedendo ad ospitarli in una struttura abitativa di proprietà, data in comodato o presa in locazione (affitto) e affiancando e accompagnando queste persone nel percorso di inserimento ed integrazione nel nostro territorio.

Il progetto di accoglienza iniziato e sostenuto da Il Samaritano trova un naturale sbocco e completamento presso le comunità parrocchiali o religiose, attraverso un percorso di collaborazione reciproca e continuativa e la condivisione di progetti individuali per ciascun ospite.
Sul piano strettamente materiale “Presa in carico” significa assunzione dell’onere economico di mantenimento degli ospiti.
Il Samaritano si fa carico continuativamente dei seguenti aspetti:
– Gestione dei rapporti amministrativi e istituzionali con la Prefettura;
– Accompagnamento nel processo di ottenimento della protezione internazionale
– Monitoraggio della situazione igienico sanitaria;
– Costruzione di un progetto individuale condiviso con l’ospite e la comunità ospitante;
– Completamento del percorso di alfabetizzazione, elaborazione di corsi professionalizzanti e tirocini lavorativi

Cosa fa la Parrocchia

Trova una soluzione abitativa per 3 o 4 o 5 ospiti

Si fa loro compagna di cammino in un progetto che durerà dai 12 ai 18 mesi

Li coinvolge nella vita della comunità

Crea il tessuto connettivo tra ospiti e territorio

Contribuisce a costruire la loro autonomia (senza vincoli e promesse)

Cammina insieme a loro

Grazie al coinvolgimento della comunità, Il Samaritano riuscirà ad accantonare un importo, che andrà a costituire un Fondo di solidarietà.
Dal momento che la Prefettura considera concluso il progetto di accompagnamento del cittadino straniero al momento del riconoscimento dello status di protezione, la Caritas Diocesana Veronese ha deciso di sostenere le persone oltre detto termine per ulteriori 6 mesi, accompagnandole in percorsi di ricerca lavorativa e di soluzioni abitative di lungo termine, oltre che continuando a fornire assistenza quotidiana.
Il costo di questi mesi sarà sostenuto direttamente da Il Samaritano, grazie al “fondo di solidarietà” alimentato dal margine di gestione che si genera grazie alla presa in carico delle Parrocchie.

Link TRASPARENZA anno 2019 per il Progetto Richiedenti Protezione Internazionale al Samaritano.

PROGETTI IN CUI IL SAMARITANO E’ INSERITO: