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L’integrazione attraverso lo sport

(tratto da Verona Fedele)

Si sente spesso parlare di integrazione attraverso lo sport, ma troppe volte le belle parole non sono accompagnate dai fatti. Questo perché le medaglie e i riconoscimenti portano più soddisfazioni di un ragazzo che riesce a praticare attività sportiva nonostante abbia difficoltà motorie, perché i ricavi economici contano di più rispetto ad una famiglia povera che non può permettersi di iscrivere il figlio ad uno sport, perché troppo spesso è più facile dare spazio a chi non ha nessun problema, piuttosto che ad un senzatetto, uno straniero o una persona con disabilità.

L’anno scorso la società sportiva Asd Ubik Pallacanestro, che organizza la sua attività di basket sul territorio della Valpolicella, ha aderito ad un bando di concorso organizzato dal Dipartimento per lo sport presso la Presidenza del Consiglio per la promozione di iniziative sportive finalizzate al contrasto alle discriminazioni e alla promozione della parità di trattamento. Tra i partner di Ubik anche la Cooperativa Il Samaritano di Caritas diocesana veronese, che ha creduto in questo progetto perché l’integrazione sul territorio delle persone accompagnate è sempre uno degli aspetti più impegnativi da realizzare. E a fine 2022 è arrivata la bella notizia: il progetto presentato ha convinto il Dipartimento per lo sport e così quest’anno la Valpolicella ha iniziato ad ospitare il progetto #Multimondo.

Abbiamo incontrato Gualtiero Tiretta, referente del progetto per la Asd Ubik Pallacanestro.

«#Multimondo comprende diverse iniziative – tutte ad ingresso libero – che si stanno svolgendo in Valpolicella e continueranno durante tutto l’anno, grazie alla partecipazione di varie associazioni del territorio e il patrocinio dei Comuni interessati».

Qual è l’obiettivo dell’iniziativa?

«Quello di realizzare progetti che, partendo dall’ambito sportivo, favoriscano una riflessione sui temi del contrasto alle discriminazioni e la promozione della parità di trattamento. È per questo che abbiamo deciso fin da subito di coinvolgere una cooperativa sociale del territorio come Hermete, ma anche Caritas diocesana veronese, attraverso la sua cooperativa Il Samaritano, perché sul territorio è già inserita da tempo. Ad esempio, nel recente passato, a Fumane abbiamo accolto in una squadra di basket alcuni ragazzi richiedenti asilo ospitati appunto da Caritas».

Sappiamo che a livello nazionale il progetto da voi presentato ha riscosso enorme successo…

«Diciamo che #Multimondo non solo è risultato aggiudicatario dell’intero importo richiesto, ma ha ricevuto la valutazione più alta tra le oltre cinquecento proposte presentate a livello nazionale. E devo dire che siamo davvero soddisfatti!».

Concretamente in cosa consiste il progetto e come ha coinvolto Caritas Verona?

«Il primo evento in programma è stata una rassegna cinematografica nei teatri della Valpolicella in collaborazione con l’associazione BeCinema. Rassegna che ha visto un primo ciclo di quattro proiezioni ad ingresso libero a tema sportivo che hanno divertito, ma anche favorito una riflessione sull’inclusione e l’eguaglianza. È stato poi realizzato un docufilm grazie alla collaborazione attiva del Samaritano, che ci ha permesso di incontrare due ragazzi ospiti a Corte Melegano, dove appunto Caritas aiuta nell’integrazione giovani che arrivano da situazioni di grave marginalità. Grazie al grandissimo lavoro svolto dai professionisti di Lux Project è stato creato un cortometraggio di circa una ventina di minuti con protagonisti Omar e Dorry: l’uno appassionato di basket e iscritto alla squadra Anch’io Baskin di San Giovanni Lupatoto, l’altro giocatore di calcio a cinque nella squadra della Grande Sfida Onlus. I due giovani sono stati meravigliosi perché hanno avuto il coraggio di raccontare le loro storie di vita, che sono davvero molto significative. Il docufilm tratta proprio il tema dell’integrazione attraverso lo sport e, dopo averlo mostrato in pubblico nella splendida cornice di Villa Albertini ad Arbizzano in occasione della giornata internazionale dello sport e della pace, sarà presto messo a disposizione di chiunque sia interessato».

Ma sappiamo che non finisce qui…

«No di certo, perché #Multimondo si articola in diverse iniziative sul territorio, alcune delle quali favoriscono e ricercano la partecipazione e il coinvolgimento delle scuole, nell’area di educazione civica, ad esempio, grazie alle testimonianze di integrazione che realizzeremo sempre in collaborazione con Caritas diocesana veronese. Poi ci sono iniziative per le scuole primarie, nell’ambito dell’educazione fisica, mentre per le scuole medie in arte. Già, perché il progetto prevede la realizzazione della mostra “Disegna il tuo playground” con i disegni dei ragazzi della scuola media di Fumane, che saranno chiamati a creare il disegno di un campo da basket a forma artistica sempre con il tema dell’integrazione. La mostra si terrà presso il Circolo Noi Tuttinsieme di Fumane, dove gli artisti dell’AssociazioneStreetVeronese stanno creando proprio in questi giorni un vero e proprio playground, un campo da basket all’aperto dipinto in modo artistico e a tema. Un’opera d’arte che resterà per sempre a disposizione della comunità».

Prossime date?

«Il 6 maggio l’inaugurazione del playground di Fumane e della mostra dei disegni della scuola, mentre il 4 giugno in occasione della Festa nazionale dello sport, organizzeremo un torneo di basket, aperto a tutti. E da settembre in poi andrà in onda la seconda parte di progetto».

Francesco Oliboni